Che cos'è il windchill

12/02/2018

Tra i parametri più importanti da tenere in considerazione quando si valutano le previsioni meteo, soprattutto in inverno, vi è il cosiddetto windchill, ossia il fenomeno per cui, in presenza di vento, la temperatura percepita sulla pelle esposta è inferiore a quella rilevata dagli strumenti: quanto più alta è la velocità del vento e quanto più bassa è la temperatura dell'ambiente, tanto maggiore sarà la differenza tra i due valori.

Ad esempio, se la temperatura dell'aria è 14 °C ma siamo esposti a un vento di 10 km/h, il nostro corpo percepirà una temperatura effettiva di 12 °C; se invece ci troviamo a -14 °C esposti a un vento sempre di 10 km/h, la temperatura da noi percepita sarà di -19 °C. Allo stesso modo, se ci troviamo a 0 °C esposti a un vento di 10 km/h, percepiremo una temperatura di -4 °C; se invece, trovandoci sempre a 0 °C, siamo esposti a un vento di 20 km/h, percepiremo una temperatura di -10 °C.

Ciò accade essenzialmente perché il vento allontana velocemente lo strato di calore corporeo superficiale e, allo stesso tempo, asporta l'umidità prodotta con la traspirazione, ostacolando la corretta termoregolazione. L'effetto windchill riguarda in modo particolare l'uomo, gli animali domestici, il bestiame e più in generale tutti gli animali a sangue caldo, anche se molti di essi (in virtù, ad esempio, di meccanismi di traspirazione diversi) presentano maggiori difese rispetto all'uomo.

Sugli oggetti inanimati, invece (ad esempio, una grondaia, il radiatore dell'auto, ecc.) la presenza del vento ha solo l'effetto di velocizzare il raggiungimento della temperatura rilevata nell'ambiente dal termometro, qualora l'oggetto in esame si trovi a una temperatura più alta. L'acqua di una pozzanghera non gelerà alla temperatura di 4 °C, anche se esposta a un vento di 40 km/h; la temperatura da noi percepita nelle stesse condizioni, invece, sarà di -10 °C, con tutte le reali conseguenze che la fisica comporta...

Ma come si determina il windchill? Normalmente si fa affidamento su tabelle, redatte dagli studiosi sulla base di formule matematiche e facilmente reperibili sul web; bisogna però conoscere la previsione della temperatura e della velocità del vento nel luogo dove è programmata la nostra escursione. E' più semplice cercare direttamente nei siti meteo, che normalmente riportano il windchill (a volte sotto forma di “temperatura percepita”).

Infine, come possiamo neutralizzare, nei limiti del possibile, il windchill? Inutile dire che l'abbigliamento tecnico è essenziale: in commercio vi è ampia scelta di capi e accessori specifici, che fanno uso di materiali appositamente studiati per proteggere dal vento, trattenere il calore corporeo e, nello stesso tempo, consentire la corretta traspirazione. La vestizione a strati è, anche (e soprattutto) in questo caso, la formula vincente.